Se in passato la cambiare era un Pagherò, oggi la cambiale è una garanzia che si tornerà in possesso della somma prestata: con questo titolo, si potrà accedere alle forme di pignoramento al pari di qualsiasi contratto bancario.
La cambiale può essere usata tra due o tre soggetti. Quando i firmatari sono due, si di traente e prenditore, ovvero chi riceve e chi eroga un finanziamento, se sono tre si parla di traente, prenditore e trattario, che farà da tramite e da garante per il pagamento della cambiale tra i due e che firma la cambiale.
Se il traente non dovesse riuscire a pagare il debito contratto con il prenditore, allora il trattario sarà obbligato dal titolo ad assolvere il debito contratto tra le altre due parti. Diversamente dal classico prestito bancario, dove servono diversi documenti per effettuare questa operazione, qui basta la sola cambiale per rendere chiaro agli organi giudiziari e non solo la funzione delle tre parti.
Nella cambiale non esiste la motivazione del finanziamento, non potendo motivare la cessione della somma di denaro, chi eroga si tutela chiedendo trattari e giranti, che volontariamente secondo la legge, si impegnino a pagare e a restituire la somma indicata sulla cambiale in caso di problemi.
Questa mancanza di motivazione viene definita come astrattezza della cambiale. A volte, al posto del trattario può essere inserita una banca presso la quale il traente ha un conto corrente. In questo modo, la banca anticiperà l’importo della cambiale, garantendo il prenditore e prelevando poi dal conto del traente il debito sotto forma di prestito personale non finalizzato.
In questo caso, la cambiale prende il nome di cambiale di favore perché direttamente girata verso la banca. Per rendere effettivo questo passaggio, è però necessario un secondo documento, che stabilisca i rapporti tra traente e banca.