La procedura più semplice e completa per caricare la seconda partizione del disco primario, consiste nell’aggiungere alla configurazione del bootloader di Linux un’opzione aggiuntiva per la partizione che contine il sistema operativo Windows in forma avviabile. Questa operazione è relativamente semplice e l’unica complicazione è individuare sotto quale nome di dispositivo la partizione è stata configurata in ambiente Linux.
Per questo si può utilizzare un programma di gestione delle partizioni da Linux oppure avviare il computer da un Cd-Rom contenente una utilità di questo tipo, come GpartEd. Con questo strumento si potrà individuare la partizione con il sistema operativo e conoscerne la dimensione, la posizione nel disco e altro ancora. Trovato il nome del dispositivo, sarà facile modificare le impostazioni del bootloader. Questa operazione può essere eseguita manualmete oppure con utilità come SuperGrubDisk.
Per quanto riguarda l’accesso alla partizione mascosta che contiene il sistema operativo in formato compresso, al momento dell’acquisto del computer dovrebbe essere stato fornito un apposito disco di avvio che da accesso a queste informazioni. Eseguendo il boot da questo disco si ha la facoltà di avviare la procedura di installazione o di ripristino anche nel caso in cui il computer non sia in grado di caricare il Sistema operativo nella partizione primaria.
Se il disco non fosse stato fornito al momento dell’acquisto, viene consigliato di rivolgersi all’assistenza tecnica del produttore del pc.