Come ben sapete, fino al 2013 l’Italia ha ricevuto dall’Europa dei finanziamenti europei a sostegno delle piccole e medie imprese per la fase di start up. Ogni Regione italiana si è presentata al Fondo Monetario per avere liquidità, da distribuire ai cittadini che non riescono a trovare un lavoro stabile a causa di impegni familiari o per discriminazioni sociali.
Ogni Regione ha così programmato il suo bando, dando la possibilità a tutti i disoccupati di mettersi in proprio ed allontanarsi dallo spettro della crisi.
Vediamo perché l’opportunità del finanziamento europeo è poco sfruttata
-C’è troppa disinformazione. Bisogna passare dai siti ufficiali delle Regioni per sapere a chi sono destinati i fondi, a quanto ammontano, quali attività sono più agevolate di altre, i documenti da portare.
-Abbiamo necessità di un business planner, che trasformi la nostra idea in un progetto di sviluppo concreto, nell’arco di minimo cinque anni, per convincere la commissione regionale della bontà del nostro progetto.
-Dobbiamo fare un colloquio motivazionale presso la stessa commissione regionale, in quanto questa deve verificare la nostra motivazione e il forte legame con il territorio.
In pochi hanno la volontà di passare questi step, entrando finalmente nel mercato del lavoro da imprenditori.